pùrga //
[da purgare; nel sign. 4 rende il russo čistka, propr. ‘purificazione’, poi ‘epurazione’ av. 1374]
s. f.
1 (lett.) Cura consistente nel purificare l’organismo: Sono alla fine della mia purga (G. GALILEI); Ti guarirà una buona purga d’olio e di decotti (R. BACCHELLI) | (fig., lett.) Purgamento.
2 Medicamento lassativo. SIN. Purgante.
3 Operazione tecnologica del purgare da impurità o da scorie: la purga delle pelli, dei filati. SIN. Purgatura.
4 (fig.) Drastica operazione atta a eliminare o comunque a mettere fuori gioco i propri oppositori politici, attuata da parte di regimi autoritari | (est.) Epurazione: in quell’ufficio c’è stata una vera purga.
|| purghétta, dim. | purghettìna, dim.

purgàre //
[lat. purgāre, da pūrus ‘puro’ 1261 ca.]
A v. tr. (io pùrgo, tu pùrghi)
1 Curare con un purgante | Dare una purga.
2 Liberare da impurità, scorie o sudiciume: purgare il sangue; purgare il canale dalla feccia; purgare l’aria dai miasmi | (lett.) Eliminare: se la dottrina è perfetta in sé … purga tutti i dubii (G. BRUNO) | (fig.) Purgare uno scritto, eliminarne ciò che è osceno o sconveniente | (fig.) Epurare: purgare un’amministrazione | (lett.) Anche nella forma pron. (con valore intens.): …senape, del naso nimica e utile a purgarsi la testa (G. BOCCACCIO). SIN. Nettare, pulire, purificare. CONTR. Insozzare, sporcare.
3 (dir.) Fare venire meno mediante purgazione: purgare la contumacia.
4 (fig.) Espiare, scontare: purgare le colpe.
B purgàrsi v. rifl.
1 Prendere la purga.
2 (fig.) Purificarsi da colpe o peccati | Purgarsi dell’accusa, liberarsene dimostrando di essere innocente.
C purgàrsi v. intr. pron.
†Dileguarsi, detto di nebbie, vapori e sim.: per che si purga e risolve la roffia (DANTE Par. XXVIII, 82).