prògnoṣi //
[vc. dotta, lat. tardo prognōsi(m), dal gr. prógnōsis ‘previsione’, da progignṓskein ‘prevedere, giudicare prima’, comp. di pró ‘prima’ (V. pro- (2)) e gignṓskein ‘conoscere’, di orig. indeur. 1765]
s. f. inv.
(med.) Giudizio clinico sulla evoluzione futura della malattia in esame: prognosi fausta, infausta; prognosi di dieci giorni | Prognosi riservata, formula usata quando non è possibile fare alcuna previsione sull’esito di una malattia data la gravità del quadro clinico | Sciogliere la prognosi, fornirla, spec. quando il paziente è fuori pericolo.

diàgnoṣi //
[vc. dotta, gr. diágnōsis, comp. di diá ‘attraverso (alcuni segni)’ e gnôsis ‘conoscenza’ 1745]
s. f. inv.
1 Definizione di una malattia attraverso l’anamnesi, i segni e i sintomi, gli esami di laboratorio e quelli strumentali: diagnosi precoce | Diagnosi differenziale, esame critico dei sintomi per distinguere malattie tra loro consimili | Diagnosi biologica di gravidanza, accertamento dello stato di gravidanza con prove su animali | Diagnosi prenatale, quella relativa al feto.
2 (est.) Valutazione di un fenomeno dopo averne considerato ogni aspetto: fare la diagnosi dei fatti, della situazione politica.
3 (inform.) Analisi dello stato di funzionamento di un sistema con individuazione degli eventuali guasti.