puntìglio //
[sp. puntillo, dim. di punto ‘punto d’onore’ 1543]
s. m.
1 Ostinazione di chi sostiene qlco. solo per orgoglio o per partito preso: fare qlco. per puntiglio, soltanto per puntiglio.
2 Grande volontà, impegno tenace: impegnarsi, lavorare con puntiglio.
3 (lett.) Cavillo.

tìgna //
[lat. tĭnea(m), ‘verme intestinale’; in passato infatti si riteneva che fosse un’affezione causata da parassiti metazoi sec. XIII]
s. f.
1 (med.) Termine popolare per indicare nell’uomo o negli animali le micosi superficiali a carico di capelli o peli causate da funghi dermatofiti molto contagiosi | Tigna tonsurante, micosi di capelli e peli prevalentemente causata da Trichophyton tonsurans e Microsporum canis | Tigna favosa, micosi dei capelli che porta ad alopecia causata da Trichophyton schoenleinii. CFR. Tinea.
2 (fig.) Grattacapo, fastidio | Avarizia | (centr.) Puntigliosità, ostinatezza | †Grattare la tigna, battere, picchiare senza riguardo, graffiare.
3 (centr., sett.) Persona avara | (raro) Persona fastidiosa o sgradevole | †Persona spregevole, turpe.
4 (centr.) Puntiglio, ostinazione.