radical-chìc / radikalˈʃik, ingl. ˈrædɪk(ə)lˌʃiːk/
[loc. amer. (comp. di radical ‘radicale’ e chic (V.)), coniata nel 1970 dallo scrittore T. Wolfe parlando di un concerto di beneficenza dato da L. Bernstein per le Pantere nere 1971]
A s. m. e f. inv.
(iron.) Chi per snobismo ostenta idee politiche radicali e di sinistra.
B anche agg. inv.: atteggiamento radical-chic.