ratìfica //
[da ratificare 1786]
s. f.
1 (dir.) Nel diritto privato, atto col quale il rappresentato assume su di sé gli effetti giuridici conseguenti all’attività del rappresentante non munito di procura o che ha ecceduto i limiti in essa fissati.
2 (dir.) Nel diritto internazionale, atto gener. emanato dal capo di uno Stato, con cui lo Stato stesso dichiara costitutivo di effetti giuridici un trattato internazionale il cui contenuto è stato precedentemente oggetto di negoziato e di accordo fra le delegazioni plenipotenziarie.
3 (est.) Convalida, riconoscimento, anche formale, di un documento, di una situazione e sim. preesistenti: la ratifica di un accordo; la ratifica di una nomina.
SFUMATURE convalida.

convàlida //
[1938]
s. f.
1 Atto del convalidare | (burocr.) Stampigliatura, timbro che annulla un biglietto valido per un mezzo pubblico.
2 (dir.) Conferma, ratifica della validità di un atto, documento e sim.: convalida di un atto; procedimento di convalida del sequestro | Procedimento per convalida di sfratto, destinato a soddisfare la pretesa del locatore tendente alla riconsegna dell’immobile | (est.) Riconferma, riprova.
 SFUMATURE
convalida – ratifica
Nel linguaggio giuridico, l’atto con cui si riconosce e si rende definitivamente valido un provvedimento si definisce convalida; nell’uso corrente, in luogo di convalida si usa con una certa frequenza anche ratifica, sebbene il termine abbia significati differenti in diritto privato e in diritto internazionale.