riservàto // (o -ṣ-) o (raro) riserbàto (o -ṣ-), reservàto
part. pass. di riservare; anche agg.
1 Nei sign. del v.: posto riservato.
2 Lettera riservata, il cui contenuto può essere letto solo dal destinatario | Informazione, notizia riservata, segreta, che deve rimanere in un ambito ristretto, che non deve essere divulgata | (dir.) Caso, peccato riservato, nel diritto canonico e nella morale cattolica, che può essere esaminato solo dal vescovo o dal pontefice | (dir.) Patto di riservato dominio, in base a cui la proprietà della cosa venduta passa al compratore al pagamento dell’ultima rata di prezzo | Prognosi riservata, V. prognosi.
3 Pieno di riserbo: essere riservato nel parlare, nelle amicizie; a quel tempo lui su queste cose era riservato e pudico (I. CALVINO). SIN. Discreto, schivo.
|| riservataménte, avv. Con riservatezza, in via riservata: ti prego di comportarti riservatamente; desidero parlarti riservatamente.
 SFUMATURE
riservato – introverso – ritroso – vergognoso
Chi ha un atteggiamento discreto, pieno di riserbo ed è poco incline a manifestare pensieri e sensazioni si dice riservato. Introverso è invece chi è per timidezza o insicurezza ripiegato su sé stesso e non molto aperto al contatto. Una condizione di riservatezza ancora maggiore esprime ritroso, che descrive chi vuole aver poco a che fare con gli altri ed è così poco socievole da diventare scontroso, perfino antipatico. Vergognoso è chi, oltre a essere particolarmente schivo e riservato, ha anche un senso del pudore particolarmente sviluppato e si imbarazza facilmente.
SFUMATURE timido.

tìmido //
[vc. dotta, lat. tĭmididu(m), da timēre ‘temere’, di etim. incerta av. 1292]
A agg.
1 (raro o lett.) Che si spaventa o si scoraggia facilmente: un timido coniglio; Nastagio … tutto timido divenuto e quasi non avendo pelo addosso che arricciato non fosse (G. BOCCACCIO).
2 Che manca di disinvoltura, mostra soggezione, si dimostra impacciato, detto di persona: con i superiori diventa timido | Farsi timido, arrossire, balbettare, mostrarsi nell’aspetto come una persona timida | (est.) Eccessivamente cauto, esitante, incerto. CONTR. Audace.
3 Che rivela timidezza, detto di gesto, atteggiamento, comportamento: una domanda timida ed esitante | (est.) Vago, indeciso: un timido accenno di sole | Incerto: timidi segnali di ripresa economica | (est.) Compiuto con eccessiva cautela: ha fatto solo un timido tentativo.
|| timidétto, dim. | timidìno, dim. | timidùccio, dim.
|| timidaménte, avv. In modo timido, con timidezza: tacere timidamente; chiese timidamente il nostro parere.
B s. m. (f. -a)
Persona timida: i timidi arrossiscono facilmente.
 SFUMATURE
timido – insicuro – impacciato
Chi manca di disinvoltura, si imbarazza facilmente e si trova spesso a disagio in situazioni di socialità si definisce timido. Spesso chi è timido è anche insicuro, manca cioè di sufficiente fiducia in sé stesso e si trova in soggezione di fronte a persone che considera autorevoli, o comunque migliori di sé. Impacciato sottolinea invece la goffaggine e l’imbarazzo che nascono dalla timidezza e inducono un fare esitante e confuso.
SFUMATURE riservato.