ritornèllo //
[da ritornare sec. XIII]
s. m.
1 Verso o gruppo di versi che si ripetono all’interno di una struttura poetica | †Commiato di canzone | †Coda di sonetto.
2 (mus.) Nome italiano del refrain | Parte del madrigale italiano | Brano strumentale del sec. XVII con funzione di introduzione e interludio tra le strofe di un’aria | Nel concerto grosso, ognuna delle parti suonate dalla sezione preponderante dell’orchestra (tutti), in dialogo con quelle eseguite dal concertino | Segno grafico a inizio e fine di una parte di composizione da ripetersi | Nella musica leggera, motivo ricorrente molto orecchiabile.
3 (letter.) Nella ballata antica, ripresa.
4 (fig.) Discorso ripetuto con monotonia troppe volte: lo rimproverava sempre con lo stesso ritornello | †Ripetizione di una richiesta.

refrain /fr. ʀ(ə)ˈfʀɛ̃/
[vc. fr., alterazione di refrait, part. pass. di refraindre ‘rifrangere’, perché ritorna a intervalli regolari 1905]
s. m. inv.
1 (letter.) Ritornello di pochi versi alla fine di ogni stanza, talora senza relazione di significato con essa e cantato con melodia propria. SIN. Ritornello.
2 (mus.) Frase musicale che ricorre alla fine di ogni stanza della canzone | Ritornello | (fig., iron.) Luogo comune ripetuto: il solito refrain di ‘a chi giova?’; SIN. Tiritera, solfa.