spaṣimàre // o spaṣmàre
[da spasimo av. 1327]
v. intr. (io spàṣimo; aus. avere)
1 Patire spasimi fisici (+ da, + per): è una pena vederlo spasimare tanto; spasimare dal (o per il) dolore; Ho sete. Spasimo dalla sete (G. D’ANNUNZIO).
2 (fig., lett.) Soffrire per affanno, agitazione, ansia e sim. (+ per): spasimare per le sventure di qlcu. | (fig.) Desiderare ardentemente (+ di seguito da inf.): spasimare di rivedere qlcu.; spasimare di partire | Spasimare per qlcu., (lett. o scherz.) esserne innamorato: il crudel sa che per lui spasmo e moro (L. ARIOSTO).