solatìo // o solatìvo
[lat. parl. *solatīvu(m), dal classico solātus ‘colpito dal sole’, da sōl, genit. sōlis ‘sole’ sec. XIV]
A agg. (pl. m. -ii)
(lett.) Che è esposto al sole. SIN. Assolato, soleggiato.
B s. m.
Luogo volto a mezzogiorno | A solatio, dal lato volto a mezzogiorno. CONTR. Bacio (2).

àpice //
[vc. dotta, lat. ăpice(m), di orig. incerta, forse etrusca sec. XIV]
s. m.
1 Cima, punta, vertice: l’apice di una lama, di una fiamma | (fig.) Culmine: essere all’apice della gloria, del successo | Apice sillabico, il suono più aperto degli altri in una sillaba che presenta vari suoni (per es. nella sillaba ‘fuo-’ di fuoco, l’apice sillabico è o /ɔ/).
2 Nella terminologia scientifica, parte di un organo, di un corpo, di una struttura e sim., opposta alla base: apice di una radice dentaria | Apice polmonare, parte superiore del polmone, al di sopra del piano della seconda costa | Apice vegetativo, la parte terminale in via di accrescimento del fusto o della radice; SIN. Cono vegetativo.
3 Segno diacritico ( ̩) posto in alto a destra di alcune lettere o numeri, con varie funzioni, in matematica, nell’ortografia di varie lingue, nei sistemi di trascrizione fonetica.
4 (astron.) Punto della sfera celeste verso il quale si sposta un astro.
|| apicétto, dim.

superfetazióne //
[comp. di super- e fetazione, dal lat. superfetāre ‘concepire (fetāre) di nuovo (sŭper)’. V. feto 1680]
s. f.
1 (bot.) Fecondazione di un ovulo per opera di due o più tipi di polline.
2 (zool.) Nei Mammiferi, fenomeno anomalo consistente nella fecondazione successiva, nello stesso utero, di due o più uova prodotte in cicli mestruali diversi.
3 (archit., urbanistica) Parte che è aggiunta a un edificio e sim. dopo che è stato completato secondo il progetto originale e che ne guasta l’estetica o deturpa l’ambiente circostante.
4 (fig.) Ciò che si aggiunge ad altro in un secondo momento, senza necessità.