surrettìzio // o sorrettìzio
[vc. dotta, dal lat. subreptīciu(m), da subrēptus, part. pass. di subrēpere ‘strisciare (rēpere) sotto (sŭb)’ av. 1498]
agg.
1 (dir.) Nel linguaggio giuridico, detto di ciò che si ottiene tacendo intenzionalmente qualche circostanza essenziale: dichiarazione surrettizia.
2 (filos.) Detto di concetto introdotto in un’argomentazione o in una teoria in maniera ingiustificata o incoerente rispetto ai princìpi generali che ne sono alla base, con il solo fine di far prevalere una tesi.
3 (est.) Detto di ciò che si attua con furtività e reticenza, di nascosto, tenendone volutamente all’oscuro chi dovrebbe o vorrebbe invece saperlo: manovra, macchinazione surrettizia.
|| surrettiziaménte, avv. In modo surrettizio.