La parola del giorno è: usurpare / usurpazione
uṣurpàre //
[vc. dotta, lat. usurpāre ‘prendere possesso (in orig. col rapimento: lat. răpere ‘rapire’) mediante l’uso (ūsu, abl. di ūsus)’ ☼ 1306]
v. tr.
1 Fare indebitamente proprio, spec. con la violenza o con l’inganno, un bene, un titolo o un ufficio legittimamente spettante ad altri o legittimamente ricoperto da altri: usurpare un immobile, un diritto, il trono, il regno.
2 (est.) Godere, usare od occupare senza merito o indegnamente: usurpare la fama, la gloria; voi usurpate la carica che vi fu concessa.
3 (lett.) Usare impropriamente, detto spec. di vocaboli.
SFUMATURE ►impadronirsi.
uṣurpazióne //
[vc. dotta, lat. usurpatiōne(m), da usurpātus ‘usurpato’ ☼ sec. XIII]
s. f.
● L’usurpare | Appropriazione illegittima di ciò che spetta ad altri: usurpazione del potere | Usurpazione di immobili, reato di chi, per appropriarsi dell’altrui cosa immobile, ne altera o rimuove i termini | Usurpazione di funzioni pubbliche, reato di chi, senza legittimo titolo, assume le attribuzioni inerenti a un pubblico impiego o a una pubblica funzione.
|| uṣurpazioncìna, dim. | uṣurpazioncèlla, dim.