venàle //
[vc. dotta, lat. venāle(m) ‘da vendere’, da vēnum ‘vendita’, di orig. indeur. av. 1294]
agg.
1 Che si vende e si compra; commerciabile: beni venali | Di vendita: valore venale | Prezzo venale, quello corrente, di mercato.
2 (fig., spreg.) Di ciò che, contrariamente alla propria natura o destinazione, è o diviene oggetto di lucro: amore venale; arte venale. SIN. Mercenario.
3 (fig.) Che agisce od opera solo per avidità di denaro: animo venale; ingegno venale; donna venale; funzionario venale e corrotto. CONTR. Incorruttibile.
|| venalménte, avv.

veniàle //
[vc. dotta, lat. tardo veniāle(m), da vĕnia av. 1292]
agg.
1 Nella morale cattolica, detto di peccato non grave e non producente la perdita della grazia. CONTR. Mortale.
2 (est.) Meritevole d’indulgenza, perdono e sim.: errore veniale; mancanza, colpa veniale. CONTR. Imperdonabile.
|| venialménte, avv. In modo veniale, perdonabile.

vènia //
[vc. dotta, lat. vĕnia(m) ‘compiacenza, benevolenza, perdono’, da avvicinare a Vĕnus ‘Venere’ 1354]
s. f.
1 (lett.) Grazia, indulgenza, perdono: ottenere venia | Chiedo venia, chiedo scusa.
2 †Supplicazione.