La parola del giorno è: vessare / vessatore / vessatorio
♣vessàre //
[vc. dotta, lat. vexāre ‘smuovere con violenza, scuotere’, poi ‘maltrattare, vessare’, di orig. indeur. ☼ sec. XIII]
v. tr. (io vèsso)
● Sottoporre qlcu. a continui abusi, arbìtri, maltrattamenti e sim.: vessare un popolo, i sudditi, i dipendenti | Sottoporre a un eccessivo carico di tasse e imposte: un sistema fiscale iniquo che serve solo a vessare i cittadini. SIN. Angariare, tartassare.
SFUMATURE
vessare – perseguitare – tiranneggiare
Vessare è l’atto di sottoporre qualcuno ad abusi, umiliazioni, maltrattamenti ripetuti, perlopiù profittando della propria autorità. Anche perseguitare comporta un accanimento continuato contro una persona, generalmente indifesa, anche al di fuori di un rapporto di dipendenza o subordinazione; ma è forse più frequente l’uso di questo verbo in relazione a una minoranza etnica, politica o religiosa che subisce una repressione violenta e continuativa. In senso proprio tiranneggiare equivale a esercitare il governo in modo tirannico, sopraffacendo i propri sudditi; nella sfera privata definisce la pratica di chi si impone con durezza sugli altri, limitandone la libertà o la personalità.
vessatóre //
[vc. dotta, lat. vexatōre(m), da vexātus ‘vessato’ ☼ 1761]
s. m. (f. -trice); anche agg.
● Chi (o Che) vessa.
vessatòrio //
[da vessatore ☼ av. 1831]
agg. (pl. m. -i o raro -ii)
● Che impone o realizza continue vessazioni: comportamento, governo vessatorio; sistema fiscale vessatorio. SIN. Oppressivo.
|| vessatoriaménte, avv.