villàggio //
[ant. fr. village, dal lat. villāticu(m), agg. di vīlla av. 1348]
s. m.
1 Piccolo centro abitato: villaggio di campagna; villaggi alpini; campagne sparse di ameni villaggi | Scemo, idiota del villaggio, persona fatta oggetto di scherno collettivo per il suo comportamento ritenuto strano o ridicolo | (sociol.) Villaggio globale, il mondo contemporaneo, considerato come un unico villaggio grazie al potere unificante dei mezzi di comunicazione di massa (dalla loc. ingl. global village, coniata dal sociologo canadese H. M. McLuhan (1911-1980)). SIN. Borgo.
2 (est.) Complesso edilizio più o meno organico e dotato dei servizi propri di un quartiere urbano, costruito su aree cittadine periferiche o nella fascia di territorio che circonda immediatamente una grande città: villaggio popolare, residenziale; villaggio universitario; villaggio satellite | Villaggio olimpico, quello destinato a ospitare gli atleti durante le Olimpiadi | Villaggio turistico, villaggio vacanze, complesso di villette, bungalow e sim. fornito di attrezzature sportive e per il tempo libero situato in località di interesse turistico.
|| villaggétto, dim.