La parola di oggi è: lesinare / lesina

le–si–na–re
leṣinàre 🔊 / leziˈnare /
[ da lesina nel sign. 2  1640 ]

A

v. tr. (io léṣino (o -è-))

❖ spendere il meno possibile, cercare di non spendere: lesinare il centesimo

❖ fig. limitare al massimo:  gli lesinava le buone parole (G. Verga)
● 

non lesinare, fig. offrire largamente: non lesinare consigli; un film che non lesina immagini crude


B

v. intr. (aus. avere)

❖ risparmiare il più possibile, fino alla tirchieria: lesinare sul mangiare, sulle spese



le–si–na
léṣina 🔊 / ˈlezina / (o -è-)
[ germ. *alisno, di orig. indeur. (*ēlā col suff. germ. -s-na), prob. attraverso il got. *alina; il sign. 2 deriva dalla Compagnia della Lesina, compagnia di avari fondata nel XVI sec. a Firenze, i cui aderenti, per spilorceria, pare avessero l’abitudine di ripararsi le scarpe da sé  1304 ]

s. f.
1

❖ ferro leggermente ricurvo con impugnatura in legno che il calzolaio adopera per bucare la pelle o il cuoio per poterli cucire

2

❖ fig. avarizia, spilorceria

3

❖ fig. persona avara
Sin. spilorcio, tirchio