magnetìṣmo / maɲɲeˈtizmo/
[comp. di magnet(e) e -ismo 1684]
s. m.
1 Proprietà di alcune sostanze, dette magnetiche, di attirare e trattenere frammenti di ferro | magnetismo terrestre, insieme dei fenomeni che determinano la presenza intorno alla Terra di un campo magnetico | magnetismo residuo, magnetizzazione restante nei materiali ferromagnetici dopo la scomparsa del campo magnetico esterno | magnetismo di bordo, quello indotto nel ferro e nell’acciaio di una nave dal campo magnetico terrestre.
2 Ramo della fisica che studia i fenomeni magnetici.
3 magnetismo animale, misterioso fluido che si ritiene emani da certe persone o da certi animali, al quale si attribuiscono doti terapeutiche.
4 (fig.) Forza di attrazione, capacità di suggestione: il magnetismo di uno sguardo.


magnète / maɲˈɲɛte/
[vc. dotta, lat. magnēte(m), dal gr. mágnēs ‘(pietra) di Magnesia 1354]
s. m.
1 (fis.) Corpo che, per un particolare orientamento dei suoi atomi, è capace di produrre nello spazio circostante quei fenomeni che vengono considerati come manifestazioni di un campo magnetico, fra cui orientarsi rispetto al campo magnetico generato dalla Terra e attrarre i corpi ferromagnetici. SIN. calamita | magnete naturale, la magnetite | magnete artificiale, pezzo di metallo, spec. acciaio, che è stato magnetizzato mediante corrente elettrica.
2 (mecc.) Dispositivo elettromagnetico che produce la corrente elettrica alternata ad alto potenziale allo scopo di determinare l’accensione delle miscele nei motori a scoppio.