novèllo / noˈvɛllo/
[vc. dotta, lat. novĕllu(m), dim. di nŏvus ‘nuovo’ av. 1250]
agg.
1 Venuto, sorto, nato da poco: patate novelle; pollo novello; eran d’intorno violette e gigli / fra l’erba verde, e vaghi fior novelli (A. Poliziano) | vino novello, (ellitt.) novello, vino ottenuto con una particolare tecnica di fermentazione e imbottigliato un mese e mezzo o due dopo la vendemmia, così da risultare particolarmente profumato e fragrante anche se inadatto all’invecchiamento | (poet.) la stagione novella, la primavera | (poet.) l’età novella, la giovinezza | (ellitt.) di novello, per novello, per la prima volta, di nuovo. SIN. nuovo, recente.
2 Detto di persona che si trova da poco tempo in un determinato stato o condizione: sposo novello; sacerdote novello.
3 (lett.) Di chi (o di ciò che) ha le stesse caratteristiche di qualcun altro o qualche cosa d’altro: un novello Michelangelo.
4 Novizio, inesperto, novellino.
5 (lett.) Rinnovato, ripetuto | Non veduto prima, strano.
6 (mar.) Di manovra o corda secondaria da usarsi in sostituzione della primaria.
|| novellaménte, avv.
1 Da poco, ultimamente: tornato novellamente in patria.
2 (raro) In modo nuovo.
3 Da principio.
4 Da ultimo, infine.
|| novellìno, dim. (V.).


novellìno / novelˈlino/
[dim. di novello av. 1587]
A agg.
Nuovo, primaticcio: insalata novellina.
B agg. e s. m. (f. -a)
Che (o Chi) è inesperto in un’attività, un lavoro e sim., avendoli da poco iniziati.


rinnovellàre / rinnovelˈlare/ o rinovellàre
[lat. tardo renovellāre, da novĕllus ‘novello’, col pref. re- 1268]
A v. tr. (io rinnovèllo)
1 (lett.) Rinnovare: spira l’april che rinnovella odori (G. Carducci) | (lett.) rinnovellare la memoria, ravvivare il ricordo.
2 (lett.) Ridire, ripetere | rinnovellare qlco., ricordarla di nuovo, farla tornare alla mente.
B v. intr. (aus. essere) e rinnovellàrsi v. intr. pron.
(lett.) Rinnovarsi.