papìro / paˈpiro/
[vc. dotta, lat. papȳru(m), dal gr. pápyros, di orig. straniera 1313]
s.
m.

1 Pianta erbacea perenne delle Ciperacee con rizoma strisciante, infiorescenze in spighe e alti fusti dal midollo dei quali gli antichi Egizi ottenevano fogli per scrivere (Cyperus papyrus).
SIN. giunco del Nilo.
ILL.
piante/10.

2 Foglio ottenuto dalla lavorazione della pianta omonima in modo da poter ricevere la scrittura | Testo scritto su foglio di papiro: i papiri di Ercolano.
3 (fig.) Foglio o documento scritto o stampato | (fam.) Lettera o scritto prolisso | Carta, foglio.
4 Nel gergo studentesco, foglio con scritte in latino maccheronico, disegni, caricature e sim. rilasciato, spec. un tempo, alle matricole dell’università dagli studenti più anziani.
5 Lucignolo.


papirologìa / papiroloˈdʒia/
[comp. di papiro nel sign. 2 e -logia 1908]
s.
f.
(pl. -gìe)

In filologia, disciplina che studia gli antichi papiri.


papiròlogo / papiˈrɔloɡo/
[1922]
s.
m.
(f. -a; pl.
m.
-gi)

Studioso di papirologia.