La parola di oggi è: Pasqua

SILLABAZIONE: Pà–squa
Pàsqua / ˈpaskwa/
[lat. cristiano Păscha, dal gr. páscha, dall’ebr. pésah ‘passaggio’ (la Pasqua ebraica era stata istituita per commemorare l’uscita degli Ebrei dall’Egitto). La vc. dovette poi essere accostata al lat. pāscua ‘pascoli’ 1234]
s. f.
1 nell’ebraismo, festa che commemora la liberazione dalla schiavitù d’Egitto SIN. Pesah
2 nel cristianesimo, solennità della resurrezione di Cristo | festa liturgica cattolica e di altre confessioni cristiane, che cade nella domenica seguente al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (cioè il 21 marzo): Pasqua di resurrezione | (pop.) Pasqua Epifania, la festa dell’Epifania | (pop.) Pasqua fiorita, domenica delle Palme | (pop.) Pasqua delle rose, rosa, rosata, Pentecoste | Pasqua alta, che è in ritardo rispetto al tempo in cui ricorre normalmente | Pasqua bassa, che è in anticipo rispetto al tempo in cui ricorre normalmente | augurare la buona Pasqua, porgere auguri nel giorno di Pasqua | PROV. Natale coi tuoi, Pasqua con chi vuoi
3 (con l’iniziale minuscola) festa: far pasqua | essere contento come una pasqua, contentissimo | dare la mala pasqua, guastare una festa, arrecare dolore e sim. | a te la mala pasqua!, (pop., merid.) imprecazione d’ira, di malaugurio e sim.
|| Pasquétta, dim. (V.)