La parola di oggi è: piedistallo / stallo

Sillabazione: pie–di–stàl–lo
piedistàllo / pjedisˈtallo/ o piedestàllo
[comp. di piede e stallo ‘appoggio’ av. 1290]
s. m.
elemento architettonico, talora interposto tra la colonna e il suolo, composto da una parte prismatica e da modanature inferiori e superiori | mettere qlcu. su un piedistallo, (fig.) idealizzarlo, esaltarlo | scendere dal piedistallo, (fig.) finirla con un atteggiamento di superiorità

Sillabazione: stàl–lo
stàllo (1) / ˈstallo/
[dal francone *stall ‘sosta, dimora’ (V. stalla) 1266]
s. m.
1 sedile di legno con braccioli e dorsale destinato spec. a persona importante | sedile, spec. con braccioli e dorsale, unito ad altri uguali e allineati su cui siedono le persone riunite a convegno | stalli da coro, di solito appoggiati con alti dorsali alle pareti delle chiese, spesso artisticamente decorati a intaglio e intarsio
2 luogo dove si dimora | (est.) sosta, indugio
3 ricovero per animali | ovile | ciascuno scomparto in una scuderia o una stalla
4 nel gioco degli scacchi, situazione del re che non può muoversi perché cadrebbe sotto scacco, mentre d'altra parte nessun altro pezzo è movibile | (fig.) situazione bloccata, apparentemente senza vie d'uscita: le trattative sono in una fase di stallo

Sillabazione: stàl–lo
stàllo (2) / ˈstallo/
[dall'ingl. stall, V. stallo (1) 1960]
s. m.
(aeron.) in un'aerodina, distacco della corrente del fluido dai piani portanti e spec. dall'ala, che si realizza quando si raggiunge l'incidenza critica, con conseguente caduta della portanza dell'ala, aumento della resistenza e, talora, caduta in vite del velivolo