La parola di oggi è: primavera

SILLABAZIONE: pri–ma–vè–ra
primavèra (1) / primaˈvɛra/
[lat. parl. *primavēra(m), dal classico prīmo vēre ‘all’iniziare della primavera’. Per prīmus V. primo; vēr è di orig. indeur. sec. XII]
A s. f.
1 stagione dell’anno che dura 92 giorni e 21 ore, dall’equinozio di primavera (21 marzo) al solstizio d’estate (22 giugno), corrispondente all’autunno nell’emisfero australe
2 (est.) clima mite e particolarmente benigno: l’eterna primavera di certe regioni
3 (fig.) inizio favorevole, giovinezza: la primavera della vita; passo del viver mio la primavera (G. Leopardi)
4 (fig., scherz.) periodo di un anno: avere molte primavere; ormai ho quaranta primavere
5 (sport) squadra giovanile
B s. m. e f. inv.
(sport) giocatore di una squadra giovanile: i primavera dell’Inter, del Milan
C in funzione di agg. inv.
(posposto a un sost.) (sport) detto di squadra giovanile | nella loc. sezione primavera, negli asili nido, quella che accoglie bambini di età fra i due e i tre anni | nella loc. involtino primavera, V. involtino



SILLABAZIONE: pri–ma–vè–ra
primavèra (2) / primaˈvɛra/
[da primavera (1); detta così per la fioritura precoce 1550]
s. f.
(bot.) pianta erbacea delle Primulacee con ciuffo basale di foglie largamente spatolate e di fiori gialli, spontanea nelle regioni temperate eurasiatiche (Primula vulgaris) | primavera odorosa, con fiori gialli in ombrelle lungamente peduncolate (Primula veris)