La parola di oggi è: psicologia

psicologìa / psikoloˈdʒia/
[comp. di psico- e -logia 1739]
s. f. (pl. -gìe)
1 scienza che studia il comportamento e i processi mentali dell’uomo e dell’animale | psicologia analitica, la dottrina psicoanalitica di C.G. Jung (1875-1961) | psicologia applicata, che adatta le teorie psicologiche a diversi settori, quali i disturbi mentali, il lavoro, l’educazione e il crimine | psicologia clinica, che individua tecniche di cura avvalendosi delle scoperte dei vari settori della psicologia | psicologia filosofica, disciplina che tratta, come parte della filosofia, i problemi dell’essenza dell’anima | psicologia della forma, gestaltismo | psicologia evolutiva, quella che studia lo sviluppo psichico degli individui o dei gruppi | psicologia del profondo, parte della psicologia che studia i processi inconsci | psicologia del lavoro, psicologia applicata ai problemi e all’ambiente di lavoro SIN. psicotecnica | psicologia sociale, studio del comportamento degli individui e dei gruppi in un ambiente sociale | psicologia sperimentale, che adotta il metodo sperimentale, per cui, conosciute le condizioni in cui si manifesta un fenomeno, diventa possibile riprodurlo
2 (est.) capacità di comprendere i sentimenti, gli stati d’animo e le motivazioni dei comportamenti altrui: con lui bisogna usare un po’ di psicologia; mancare di psicologia
3 (est.) maniera di pensare o di sentire di un individuo o di una categoria di individui, osservata attraverso determinate reazioni: la psicologia del compratore; la psicologia degli adolescenti; una psicologia completamente traviata dalla malattia e dall’abbandono (A. Moravia)