ragnare / ragnatela
La parola di oggi è: ragnare / ragnatela
Un omaggio a Ossi di seppia di Eugenio Montale, in occasione del suo centenario. Continua il viaggio della Parola del giorno tra le parole di uso letterario e poetico che nello Zingarelli sono accompagnate da versi tratti dalla raccolta di Montale.
ragnàre 🔊 / raɲˈɲare /
[ av. 1432 ]
v. intr. (coniug. come segnare; aus. avere)
❖ tosc. tendere le ragne
❖ fig. † tendere insidie
v. intr. (aus. essere o avere) e ragnàrsi v. intr. pron.
❖ tosc. di tessuto, mostrar la trama per eccessivo logorio
❖ tosc. coprirsi di nuvole rade e sottili, detto del cielo
❖ fig., poet. offuscarsi: nella serenità che non si ragna (E. Montale)
❖ † coprirsi alla superficie di una specie di velo, detto dell’acqua
♦ragnatéla 🔊 / raɲɲaˈtela /
[ comp. di ragno e tela ☼ sec. XIV ]
s. f.
❖ zool. struttura a rete che il ragno fabbrica per catturare gli insetti di cui si nutre: stanza piena di ragnatele
❖ fig. intrico: Una ragnatela fittissima di sentieri (A. Moravia)
❖ fig. intreccio sottile e tenace di manovre e inganni volti ad irretire qlcu.: una ragnatela di menzogne
❖ est. tessuto molto leggero o logorato
❖ fig., poet. velatura di nuvole rade: quella chiostra di rupi / che sembra sfilacciarsi / in ragnatele di nubi (E. Montale)
○ ragnatelı̀na, dim.