La parola di oggi è: raziocinio

ra–zio–ci–nio
raziocı̀nio 🔊 / rattsjoˈtʃinjo /
[ vc. dotta, lat. ratiocĭniu(m), da ratiocināri. V.  1584 ]

s. m. (pl. -i o raro -ii)
1

❖ facoltà di esercitare la ragione in modo equilibrato:
usare il raziocinio; mancare di raziocinio

❖ est. ragione, buon senso, criterio:
uomo pieno di raziocinio;  erano di niuno raziocinio e di tutti robusti sensi e vigorosissime fantasie (G. Vico)

2

❖ lett. argomentazione, ragionamento:
 Il raziocinio che tu fai non istà (G. Carducci)

Sfumature:
raziocinio – logica – intelletto
Raziocinio è in senso proprio la capacità di esercitare la facoltà della ragione, di stabilire rapporti fra i concetti, di scegliere e valutare. La capacità di ragionare in modo coerente e consequenziale si definisce logica, termine che identifica anche la coerenza, il rigore di un ragionamento o la consequenzialità di un’azione. In questa serie intelletto è la parola di significato più ampio, che definisce il complesso delle facoltà mentali che consentono di comprendere, pensare, giudicare. Sfumature: ragione