La parola di oggi è: riciclare / riciclaggio / ricicleria

Sillabazione: ri–ci–clà–re
riciclàre / ritʃiˈklare/
[da ciclo col suff. ri- 1959]
A v. tr.
1 in varie tecnologie, spec. chimiche, sottoporre più volte una sostanza, o parte di essa, a uno stesso ciclo di lavorazione
2 riutilizzare materiale di scarto e di rifiuto: riciclare rottami; riciclare la carta, il vetro | (fig., spec. iron.) rimettere in circolazione con qualche modifica: riciclare un vecchio film
3 (fig.) aggiornare, riqualificare professionalmente o impiegare con mansioni differenti: l'azienda ha riciclato molti tecnici
4 (fig.) rimettere in circolazione denaro o beni spec. di provenienza illecita, mediante operazioni finanziarie, commerciali o investimenti consentiti dalla legge: riciclare denaro sporco; riciclare la merce rubata; il ricavato del riscatto fu riciclato nell'acquisto di proprietà immobiliari | anche scherz.: riciclare un regalo
B riciclàrsi v. rifl.
(spec. iron.) presentarsi in un nuovo ruolo: un filosofo che si è riciclato come tuttologo

Sillabazione: ri–ci–clàg–gio
riciclàggio / ritʃiˈkladdʒo/
[1971]
s. m.
1 operazione del riciclare, spec. materiale di scarto: il riciclaggio della lana, del vetro; studiare un procedimento meno costoso per il riciclaggio dei rifiuti urbani | trattamento che permette la riutilizzazione dell'aria e dell'acqua impure | (est.) reimpiego, riqualificazione: la crisi economica impone il riciclaggio di alcune categorie produttive
2 (fig.) il riciclare spec. denaro sporco | (econ.) riciclaggio dei petrodollari, nuova immissione, sul mercato monetario internazionale, dei dollari incassati dai Paesi produttori di petrolio grezzo, spec. dopo gli aumenti verificatisi nel corso degli anni '70 del Novecento

Sillabazione: ri–ci–cle–rì–a
riciclerìa / ritʃikleˈria/
[1995]
s. f.
luogo dove vengono raccolti rifiuti urbani per essere riciclati CFR. rifiuteria