La parola di oggi è: rima / rimalmezzo


rìma (1) / ˈrima/
[ant. fr. rime, dal lat. rhy̆thmu(m) ‘ritmo’ 1261 ca.]
s. f.
1 consonanza per identità di suono di due o più parole dalla vocale accentata alla fine: rima facile, difficile, rara; rima piana, tronca, sdrucciola; tanto è spietata la mia sorte e dura, / che mostrar non la pon rime né versi (M.M. Boiardo) | rima imperfetta, se la vocale accentata o qualche consonante non è identica | rima baciata, di due versi consecutivi | rima alternata, di versi che rimano alternativamente | rima grammaticale, di desinenze | rima al mezzo, V. rimalmezzo | rima interna, rimalmezzo | terza rima, metro della terzina | sesta rima, metro della sestina | ottava rima, metro dell'ottava | nona rima, stanza di nove versi | decima rima, strofa di dieci endecasillabi | dicitore in rima, poeta | rispondere per le rime, nella tenzone poetica medievale, usando le stesse rime della proposta; (fig.) rispondere a tono, ribattendo in modo risentito | (fig.) dire, cantare qlco. in rima, parlare chiaro e tondo
2 (est., spec. al pl.) verso: voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nudriva 'l core (F. Petrarca) | (al pl.) componimenti poetici: le rime del Cavalcanti
|| rimàccia, pegg. | rimétta, dim.


rìma (2) / ˈrima/
[vc. dotta, lat. rīma(m), di etim. incerta 1499]
s. f.
1 fessura, crepa
2 (med.) fessura compresa fra due strutture piene simmetriche che immette in una cavità anatomica: rima della glottide


rimalmèẓẓo / rimalˈmɛddzo/ o rìma al mèẓẓo
[da rima al mezzo 1552]
s. f. (pl. inv. o rime al mezzo)
rima aggiuntiva tra il primo emistichio di un verso e il primo emistichio o la fine di un altro verso (per es. Raccomandami al tuo Figliuol, verace / homo e verace Dio / ch'accolga 'l mio – spirto ultimo in pace (F. Petrarca)) SIN. rima interna