saziàre / satˈtsjare/
[vc. dotta, dal lat. satiāre ‘saziare’, da sătis ‘abbastanza’, della stessa radice di sătur ‘sazio’. V. saturo 1268]
A v. tr. (io sàzio)
1 soddisfare interamente la fame, l'appetito, il desiderio di cibo (anche assol.): saziare la fame, lo stomaco, un affamato; saziare il digiuno; questo pane non basta a saziare tutto il paese; è un cibo che sazia | (raro) saziare la sete, dissetare | (est.) nauseare, stuccare (anche assol.): tutto questo dolce mi ha saziato
2 (fig.) appagare, soddisfare completamente: saziare il desiderio di gloria, la sete di sapere; saziare la vista, le brame, la mente, l'anima; quanti libri tiene il mondo / non saziâr l'appetito mio profondo (T. Campanella) | (est., raro) annoiare (anche assol.): quel tipo ormai ha saziato
B v. intr. e saziàrsi v. intr. pron.
1 riempirsi di cibo fino alla completa soddisfazione dell'appetito (+ di): non si sazia mai; saziarsi di dolci, di frutta
2 (fig.) appagarsi, contentarsi (+ di, anche seguito da inf.): saziarsi di luce, di poesia; non si saziava di contemplarla
 SFUMATURE
saziare – disgustare
Saziare è in senso proprio l'atto di soddisfare completamente la fame, l'appetito, il desiderio di cibo; in usi figurati indica un appagamento, una soddisfazione completa. Analogo doppio significato ha disgustare: rispetto al cibo è dare la nausea, stomacare; in usi figurati, infastidire o addirittura provocare insofferenza, ripugnanza.


sàturo / ˈsaturo/ o sàtoro
[vc. dotta, dal lat. săturu(m) ‘sazio’, di orig. indeur. V. saziare sec. XIV]
agg.
1 satollo, sazio
2 (scient.) che ha raggiunto la saturazione | soluzione satura, in cui non si può sciogliere ulteriore sostanza | aria satura d'umidità, in cui il grado igrometrico è 100
3 (chim.) detto di composto organico nel quale gli atomi di carbonio sono uniti fra loro con legami semplici: idrocarburo saturo CFR. insaturo
4 (fig.) pieno, traboccante: sguardi saturi di odio