La parola di oggi è: sbalordire

sba–lor–di–re
ṣbalordı̀re 🔊 / zbalorˈdire /
[ comp. di s- e di balordo (V.) av. 1422 ]

A

v. tr. (io ṣbalordìsco, tu ṣbalordìsci)

1

❖ raro far perdere i sensi, stordire:
sbalordire qlcu. con un pugno; il colpo improvviso lo sbalordì

2

❖ est. frastornare, intontire:
 per il fracasso che lo sbalordiva (A. Manzoni)

❖ est. impressionare, turbare, stupire profondamente:
lo spettacolo ci sbalordì tutti;  la storia romana sbalordisce qualunque scortissimo leggitore (G. Vico)


B

v. intr. (aus. avere) e ṣbalordı̀rsi v. intr. pron.

1

❖ raro rimanere privo di sensi, stordito:
 al primo colpo il farò sbalordire (L. Pulci)

2

❖ est. rimanere profondamente impressionato, stupito, stupefatto:
sono cose da sbalordire; a quella notizia sbalordì;  con una fretta, … una furia da sbalordirsi a pensarla (G. Leopardi)

Sfumature:
sbalordire – sconcertare – turbare
Far restare stupefatto, attonito per la meraviglia o la sorpresa si dice sbalordire; in accezione negativa il termine descrive l’azione di confondere profondamente, di lasciare quasi sconvolti. In questo senso sbalordire è vicino a sconcertare, che descrive l’azione di spiazzare completamente l’interlocutore, al punto di privarlo temporaneamente della capacità di reagire. Turbare definisce invece un processo più profondo e doloroso, che altera in maniera più o meno duratura l’equilibrio o la serenità di una persona. Sfumature: impressionare