ṣbancàre (1) / zbanˈkare/
[comp. di s- e di banco ‘cassa’ av. 1589]
A v. tr. (io ṣbànco, tu ṣbànchi)
1 In un gioco d’azzardo, vincere tanto da superare la somma disponibile da chi tiene banco: sbancare il casinò | (est., assol.) Conseguire un successo straordinario: un film che ha sbancato al botteghino.
2 (fig.) Mandare in rovina: le ultime spese lo hanno sbancato.
B v. intr. (aus. essere)
(raro) Perdere tutta la posta e abbandonare il banco, in un gioco: il banco sbanca.
C ṣbancàrsi v. intr. pron.
(fig.) Rovinarsi economicamente: per comprare l’automobile si è sbancato.


ṣbancàre (2) / zbanˈkare/
[comp. di s- e di banco ‘rialzo di terreno’ 1942]
v. tr. (io ṣbànco, tu ṣbànchi)
Asportare uno strato di terreno, un banco di roccia, e sim.


ṣbancaménto / zbankaˈmento/
[da sbancare (2) 1939]
s. m.
(edil.) Opera di scavo destinata a modificare in modo permanente la superficie preesistente del terreno.