superbia
La parola di oggi è: superbia
SILLABAZIONE: su–pèr–bia SINONIMI
[vc. dotta, dal lat. supĕrbia(m), da supĕrbus ‘superbo’ ☼ 1261 ca.]
s. f.
1 opinione esagerata di sé, delle proprie capacità e dei propri meriti, che esteriormente si manifesta con una ostentazione di altera superiorità e di disprezzo per gli altri: mettere superbia; mettere su superbia; montare, salire, levarsi, in superbia; gonfiarsi di superbia; essere gonfio di superbia; avere molta superbia addosso; la superbia è tenuta per gran peccato (T. Campanella) | PROV. la superbia è figlia dell’ignoranza; la superbia va a cavallo e torna a piedi, la superbia alla fine risulta sconfitta e umiliata
2 nella teologia cattolica, il primo, per gravità, dei sette vizi capitali, che consiste nell’affermare la propria eccellenza fino a disconoscere la propria dipendenza da Dio CFR. accidia, avarizia, gola, invidia, ira, lussuria
|| superbiàccia, pegg. | superbiétta, dim. | †superbiòla, dim. | (lett.) superbiùzza, dim.
SFUMATURE
superbia – alterigia – altezzosità – spocchia – iattanza
Una stima esagerata del proprio valore che si traduce in un atteggiamento di disprezzo e superiorità nei confronti degli altri si chiama superbia. Se l’alta opinione di sé assume invece le forme di un atteggiamento orgoglioso, fiero e distaccato si parla di alterigia. Altezzosità è invece la qualità di chi è pieno di sé e ha comportamenti snobistici e sprezzanti. Spocchia ha lo stesso significato, ma aggiunge una sfumatura di scarso riguardo verso i meriti, le capacità altrui. La iattanza è l’esibizione arrogante della propria superiorità, dunque una manifestazione particolarmente sgradevole di superbia.
SFUMATURE > boria, > orgoglio, > presunzione, > vanto