vago 1 / vago 2
La parola di oggi è: vago 1 / vago 2
♦vàgo 1 🔊 / ˈvaɡo /
[ vc. dotta, lat. văgu(m) ‘vagante, instabile, indeterminato’, di etim. incerta ☼ av. 1250 ]
agg. (pl. m. -ghi)
❖ lett. che vaga, che è mobile o instabile e si muove liberamente qua e là: fiume vago; animale vago e randagio; vaghe aurette; fama, fortuna vaga
bot. fiore vago, quello che può nascere in punti diversi del fusto o dei rami
❖ che è incerto, indefinito, poco chiaro: notizie, sensazioni vaghe; fare un vago accenno a qlco.; discorsi, indizi, sospetti, presentimenti vaghi; perdere ogni più vaga speranza; ho il vago sentore che le cose non vadano come dovrebbero; sono desideri e progetti molto vaghi; c’è una vaga somiglianza fra voi due
❖ lett. voglioso, desideroso: essere vago di ragionare, di parlare; chi de la gloria è vago / sol di virtù sia pago (G. Parini)
† mal vago, V.
❖ fig., lett. che è amabile, bello, grazioso: le vaghe membra; viso, volto vago; odori, colori vaghi e dolcissimi
❖ lett. che desta desiderio o rimpianto, che ispira dolcezza, e sim.: la vaga giovinezza; vaghe memorie; vaghi sogni di fanciulla
anat. nervo vago, vago
● vagaménte, avv.
❖ in modo vago, indeterminato: gli ho accennato alle tue richieste, per ora solo vagamente
❖ lett. con grazia, con leggiadria: nelle cose da lui sì vagamente dipinte nel tempio della Salute (G. Vasari)
s. m.
❖ (solo sing.) ciò che è incerto, indefinito, poco chiaro: cadere nel vago; tenersi nel, sul vago; rimanere nel vago; quella sfera del vago e del misterioso, dove regna la poesia (F. De Sanctis)
❖ † vaghezza, bellezza: il vago dei begli occhi
❖ (f. -a) lett., raro amato, innamorato
❖ anat. decimo paio di nervi cranici che si distribuiscono, con funzioni motrici e sensitive, a numerosi organi del corpo
○ lett. vaghétto, dim.
vàgo 2 🔊 / ˈvaɡo /
[ dal lat. băca(m) ‘piccolo frutto tondo’ ☼ 1840 ]
s. m. (pl. -ghi)