vassallo / vassallaggio
La parola di oggi è: vassallo / vassallaggio
Sillabazione: vas–sàl–lo
vassàllo / vasˈsallo/
[lat. mediev. vassăllu(m), da văssus ‘servo’, vc. di orig. celtica ☼ sec. XIII]
A s. m. (f. -a)
1 nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore mediante vassallaggio
2 (est.) suddito, sottoposto (anche fig.): radunare i propri vassalli; li tratta come tanti vassalli
3 (raro, lett.) aiutante, sguattero
B in funzione di agg.
● che dipende da, che è soggetto a qlcu.: nazione vassalla di una grande potenza; sfruttare i paesi vassalli
Sillabazione: vas–sal–làg–gio
vassallàggio / vassalˈladdʒo/
[da vassallo, sul modello del fr. vasselage ☼ 1235 ca.]
s. m.
1 nella società feudale, contratto in base al quale un uomo libero si assoggettava a un signore il quale si impegnava a proteggerlo
2 (fig.) condizione di asservimento, soggezione e sim. SIN. sudditanza
3 †servizio | fare vassallaggio, prestare servizio
4 (raro, lett.) moltitudine di vassalli: tutto il vassallaggio era colà riunito
5 (fig.) †valore; opera virtuosa