La parola di oggi è: velluto

Sillabazione: vel–lù–to
vellùto / velˈluto/
[lat. tardo villūtu(m), da vĭllus ‘pelo’. V. villo 1312]
A agg.
1 (lett.) peloso, villoso
2 (lett.) di tessuto a pelo morbido e rilevato: i ricchi sciamiti velluti (G. Pascoli)
3 (bot.) nella loc. fior velluto, amaranto
B s. m.
1 tessuto di seta, cotone, lana o fibre sintetiche, che presenta su una delle facce una superficie pelosa, formata dai fili dell'ordito o della trama rasati più o meno alti: velluto d'ordito; velluto di trama; un velluto rosso, verde, liscio, lavorato; giacca, gonna di velluto | velluto riccio, il cui pelo è inanellato mediante una particolare lavorazione | velluto soprarizzo, con i motivi in rilievo su fondo liscio | velluto tagliato, più o meno lavorato, come il precedente | velluto a coste, alla cacciatora, lavorato a righe in rilievo, più o meno larghe | (fig.) andare, camminare sul velluto, non incontrare ostacoli in un'azione, un'impresa e sim. | giocare sul velluto, (fig.) non correre rischi | zampe di velluto, (per anton.) quelle del gatto, morbide e silenziose | avere, nascondere un pugno di ferro nel guanto di velluto, (fig.) si dice di chi nasconde sotto un'apparenza mite una volontà ferrea | di velluto, (fig.) vellutato: viso, mani di velluto; di cosa fatta con grande maestria
2 (est.) indumento maschile o femminile di velluto
3 (bot.) velluto d'acqua, borraccina
4 (fig.) superficie morbida e liscia: il velluto delle guance
|| vellutìno, dim. (V.)