La parola di oggi è: vischio

SILLABAZIONE: vì–schio
vìschio / ˈviskjo/ o vìsco, véschio, vésco
[lat. parl. *vĭsculu(m), dim. di vĭscum ‘vischio’, di orig. preindeur. 1250 ca.]
s. m.
1 arbusto delle Lorantacee, sempreverde parassita di diversi alberi, con foglie coriacee e frutti a bacca bianchi, globosi e appiccicaticci, i cui rami sono tradizionalmente usati come ornamento augurale durante le feste di Natale e Capodanno (Viscum album) | vischio quercino, parassita delle querce, si usa per preparare la pania (Loranthus europaeus)
2 sostanza vischiosa e attaccaticcia, ricavata dalle bacche di vischio quercino o prodotta artificialmente, usata per catturare uccelli SIN. pania
3 (fig., lett.) ciò che lega, trattiene, impedisce e sim., spec. sentimento amoroso che lega l’uomo alla donna: Rinaldo vide Ulivier preso al vischio / un’altra volta e già tutto impaniato (L. Pulci)
4 (fig., lett.) inganno, adulazione, lusinga