La parola del giorno è: to bother
regifting /ri:ˈgɪftɪŋ/
n. [U][U](fam.) riciclaggio dei regali.
♦ to bother /ˈbɒðəʳ/ [USA]
A v. t.1 infastidire; dare fastidio a; incomodare; importunare; seccare: Sorry to bother you, scusa se ti disturbo2 (di parte del corpo) fare male a; farsi sentire: My leg is bothering me a bit today, la gamba si fa un po’ sentire oggi3 preoccupare; disturbare; innervosire: to bother oneself (o one’s head) with st., preoccuparsi di qc.4 (all’imper., come escl. di irritazione) (fam. GB) uffa!; accidenti!
B v. i.1 (di solito al neg.) prendersi il disturbo; disturbarsi; prendersi la briga; interessarsi; preoccuparsi: Don’t bother fixing it, non disturbarti ad aggiustarlo; non stare ad aggiustarlo; → DIALOGO Don’t bother putting the shoes in the box, I’ll keep them on, non si preoccupi di mettere le scarpe nella scatola, le tengo ai piedi; I didn’t bother to read the fine print, non mi presi la briga di leggere le clausole scritte in piccolo; He rarely bothers with details, non si preoccupa quasi mai dei dettagli; Why bother if no one’s interested?, a che scopo se non interessa a nessuno?; I don’t know why I bother, non so proprio chi me lo fa fare2 preoccuparsi; prendersela: Don’t bother about them, non preoccuparti per loro; lasciali perdere
● to be bothered, essere preoccupato; preoccuparsi: I’m not bothered about losing the job, non mi preoccupa perdere il posto □ I can’t be bothered (to do it), non ne ho voglia (di farlo) □ I can’t be bother with him!, non ho tempo da perdere per lui!