La parola di oggi è: Deutsch

  

Giornata Europea delle Lingue http://edl.ecml.at/Home/tabid/1455/language/de-DE/Default.aspx 


Deutsch <-(s), ohne pl>
n
1 <ohne art> (die deutsche Sprache im Allg., als Unterrichtsfach) tedesco m, lingua f tedesca; {LEHREN, LERNEN, STUDIEREN, UNTERRICHTEN, VERSTEHEN} il tedesco; {SPRECHEN} (il) tedesco: sprichst du Deutsch?, parli (il) tedesco?; Deutsch können, sapere il tedesco; er hat in Deutsch eine Zwei, ha otto in tedesco; ein Lehrstuhl für Deutsch, una cattedra di lingua e letteratura tedesca
2 <mit art> (eine Art oder Variante der deutschen Sprache) tedesco m: sie spricht ein akzentfreies Deutsch, parla tedesco senza nessun accento; das Deutsch von jdm/[einer P.] {LUTHERS, VON E.T.A. HOFFMANN}, il tedesco di qu; das Deutsch des Mittelalters/der Klassik, il tedesco/[la lingua tedesca] del Medioevo/Classicismo
auf Deutsch {SICH UNTERHALTEN}, in tedesco; wie heißt das auf Deutsch?, come si dice in tedesco?; auf (gut) Deutsch fam, in soldoni fam, in parole povere fam; Deutsch sprechend deutschsprechend; nicht (mehr) Deutsch verstehen fam, fare orecchie da mercante fam; → auch Deutsche (2).
 Civiltà
Deutsch Il tedesco è una lingua germanica che, con i suoi oltre 100 milioni di parlanti, costituisce il maggiore gruppo linguistico in Europa. È lingua ufficiale in Germania, Austria, nella Svizzera tedesca, nel Lussemburgo e nel Liechtenstein, nonché lingua ufficiale regionale accanto all’italiano in Alto Adige. Viene inoltre parlato come lingua minoritaria in alcune zone di confine della Francia orientale (Alsazia e Lorena), del Belgio orientale (Eupen-Malmédy) e della Danimarca meridionale (Nordschleswig), in Polonia (nell’Alta Slesia), Romania, Slovacchia, Ungheria, nell’ex Unione Sovietica e nella Repubblica Ceca.Sia la parola deutsch che l’equivalente italiano “tedesco” (attraverso il latino medievale theodiscus) risalgono all’aggettivo francone theudisk che significava “del popolo”. Nel regno di Carlo Magno la lingua germanica veniva definita theodisca lingua, “lingua del popolo”, in contrapposizione al latino, la lingua del ceto colto e della chiesa.