Gentile professore, 

nell’analizzare questo periodo mi è sorto un dubbio; considerando che le proposizioni si contano a seconda dei predicati presenti, e trovando in una frase verbi non collegati da alcuna congiunzione, mi chiedevo se questi contano ugualmente come proposizione; di seguito la frase:

 

“Senti, lascia che parli con Peg; so che gli ha spedito un assegno. Rintracciamo dove l’ha incassato, magari lo troviamo così.”

 

Riscrivendola mi è sorto un altro dubbio. Il periodo è separato dal resto del discorso da una forte punteggiatura, quindi… ho bisogno di un pochino di chiarezza, e sicuramente di andare a riprendere i cari e vecchi libri di grammatica…

La ringrazio per l’attenzione e per la gentile risposta che vorrà concedermi.

Cordialmente

Lucia

 

Cara Lucia, 

per distinguere l’una dall’altra le proposizioni di un periodo può essere utile cambiare la punteggiatura. 

Riscrivo la sua frase come segue:  

 

“Senti: lascia che parli con Peg. So che gli ha spedito un assegno. Rintracciamo dove l’ha incassato: magari lo troviamo così.” 

(Come può constatare il cambio di punteggiatura non ha mutato il significato della frase).  

 

Ora aggiungo delle parentesi quadre per identificare le proposizioni indipendenti e delle parentesi tonde per identificare le proposizioni subordinate: 

 

[Senti]: [lascia (che parli con Peg)]. [So (che gli ha spedito un assegno)]. [Rintracciamo (dove l’ha incassato)]: [magari lo troviamo così].” 

 

Come vede, ci sono 5 parentesi quadre aperte e 3 parentesi tonde aperte (e – ovviamente – altrettante parentesi quadre e tonde chiuse): perciò le proposizioni sono 5+3 = 8, di cui 3 sono subordinate. 

 

Ma sono abbastanza curioso: mi racconta se seguendo le tracce dell’assegno i nostri amici hanno poi trovato la persona che cercavano?  

 

Con i migliori saluti e auguri de 

il Professore