Pubblicato postumo a puntate tra il 1920 e il 1921 sulla rivista romana «Noi e il mondo», Il podere racconta la storia di Remigio Selmi che, dopo la morte del padre, è costretto ad occuparsi del podere della Casuccia, ereditato presso Siena. Dominato da una nevrotica passività, il protagonista, tipico eroe perdente, vedrà scatenare contro di sé l’opposizione di familiari, avvocati, bottegai, contadini e servitori, in un mondo dominato da rabbia e risentimento, in cui qualsiasi sentimento positivo è calpestato e schiacciato. Una serie di disgrazie si succederà fino all’inevitabile tragedia con cui si chiude la narrazione. Il pessimismo di Tozzi raggiunge qui una radicale negatività nei confronti del vivere sociale.

Testo di riferimento: F. Tozzi, Opere, a cura di M. Marchi, Milano, Mondadori, 1987.