La parola al traduttore

Tradurre è molto più che trasporre un testo da una lingua a un’altra, ed è un’operazione ben più complicata che mettere in riga i significati delle parole. Tradurre, infatti, significa ricreare e reinventare un testo sfruttando le potenzialità della lingua.

A cura di Simona Mambrini

Il mondo dietro alle parole

In rete si sta diffondendo la moda di andare a scovare parole “intraducibili” e rappresentarle graficamente con un processo di […]



Plattenbau, o il socialismo prefabbricato

"Quando Claire Lenkova parla dei prefabbricati, non ha in testa un prefabbricato qualunque, sovrapponibile all’immagine di una periferia romana o di una banlieue parigina. Ha in testa i prefabbricati dello Stato in cui è nata, la DDR, idealtipi abitativi della via tedesca al socialismo..."


11+2=12+1

Diamo la Parola al traduttore Franco Nasi, che racconta un'esperienza davvero... "amazing", così come "amazing" è stato l'aiuto prezioso di un certo... Stefano Bartezzaghi.

Altri articoli

Tradurre l’oralità


Di problemi ne ho incontrati parecchi durante i miei lavori di traduzione, ma credo che in generale siano gli stessi che prima o poi tutti i traduttori si trovano a dover risolvere. Giochi di parole, espressioni gergali, trasposizione di modi di dire...

All’anima della mafia!


È notte, e siamo nel 1918, a Parigi. È notte, la Grande guerra, la Der des Ders è appena finita, e le anime di milioni di morti stanno tentando di salire in cielo. Due gendarmi in servizio di ronda vanno verso il Canal Saint-Martin, spingendo a mano le biciclette...

Homeless e punk à la française


Traducendo la storia semi-autobiografica di una homeless che vive per le strade di una grande città francese e diventa via via una scrittrice, mi sono ritrovata una volta ancora a immergermi nel pescosissimo mare del linguaggio argotico-popolare francese.

Vivere una vita non è attraversare un campo


Io sono un po' affezionato a questo verso perché quando mi è successo, tempo fa, di fare un incidente grave e di trovarmi in ospedale in prognosi riservata con delle ustioni abbastanza dolorose, mi veniva in mente continuamente questo verso, «Vivere una vita non è attraversare un campo»