propìzio //
[vc. dotta, lat. propĭtiu(m), comp. di prō ‘in favore di’ (V. pro- (2)) e pĕtere ‘avanzare’ (V. petere) sec. XIII]
agg.
1 Favorevole, benigno (+ per, + a): fu un periodo propizio per la monarchia; vento propizio alla navigazione; ai vostri ardori / son propizie le stelle (G. MARINO). SIN. Buono, fausto.
2 Opportuno, adatto (+ per, anche seguito da inf.; + a): aspetto il momento più propizio per parlargli; attendevano l’occasione propizia alla fuga.
|| propiziaménte, avv.

propiziàre //
[vc. dotta, lat. propitiāre, da propĭtius ‘propizio’ 1598]
A v. tr. (io propìzio)
1 Rendere propizio, favorevole: propiziare gli dei. SIN. Cattivare, ingraziare. CONTR. Inimicare, urtare.
2 (est.) Favorire, rendere possibile: propiziare il sonno.
B v. intr. (aus. avere)
(lett.) Fare voti: nell’atto di propiziare agli dèi d’Acheronte (G. CARDUCCI).
C propiziàrsi v. tr. pron. (aus. essere)
Ingraziarsi: propiziarsi i giudici; Anche i Viceré d’un tempo dovevano propiziarsi la folla (F. DE ROBERTO).

propiziatòrio //
[1585]
A agg. (pl. m. -i o raro -ii)
Che riguarda la propiziazione o serve a propiziare: cerimoniale propiziatorio; sacrificio propiziatorio.
B s. m.
Secondo la Bibbia, il coperchio d’oro dell’arca dell’alleanza, sul quale si spargeva il sangue delle vittime sacrificali.