serraglio / serraglia / asserragliare
serràglio (1) / serˈraʎʎo/
[dal provenz. serralh, dal lat. tardo serrāculu(m) ‘chiusura’, da *serrāre ‘chiudere’. V. serrare ☼ 1312]
s. m.
1 †Riparo difensivo | †Cinta muraria | †Barricata | †Luogo chiuso.
2 Raccolta di animali rari, esotici o sim. a scopo di spettacolo o attrazione | Luogo in cui tali animali sono raccolti.
serràglio (2) / serˈraʎʎo/
[dal turco saray ‘corte, palazzo’ ☼ 1502]
s. m.
1 Nell’Impero ottomano, la residenza del sultano o di personaggi d’alto rango.
2 Harem.
serràglia / serˈraʎʎa/
[da serraglio (1) ☼ sec. XIV]
s. f.
1 †Ciò che chiude | †Sbarramento.
2 (archit.) Chiave d’arco, di volta.
asserragliàre / asserraʎˈʎare/
[comp. di a- (2) e serraglio ☼ 1312]
A v. tr. (io asserràglio)
● (lett.) Chiudere con serragli | (est.) Barricare, sbarrare: I popolani … asserragliarono le vie della città in più parti (G. Villani).
B asserragliàrsi v. rifl.
● Rifugiarsi, spec. in luogo chiuso, per mettersi al sicuro: asserragliarsi in casa; i soldati si asserragliarono nel fortino | (fig.) Chiudersi: si asserragliò nel più totale silenzio.