torchio
La parola di oggi è: torchio
tòrchio (1) / ˈtɔrkjo/
[lat. tŏrculu(m), da torquēre ‘torcere’, in vari sensi ☼ sec. XIV]
s. m.
1 macchina che serve a comprimere gradatamente e senza urti un materiale posto fra due piastre parallele, una mobile e una fissa: torchio per uva, per olive → ILL. vino
2 la prima e più semplice macchina da stampa, costituita da un piano su cui un accoppiamento leva-vite abbassa un piano di pressione | essere sotto il torchio, (disus.) essere in via di stampa; (fig.) essere costretto a un duro sforzo o a un interrogatorio lungo e difficile | (disus., iron.) far gemere i torchi, fare stampare, spec. opere poco pregevoli
3 (anat.) torchio addominale, massa muscolare che comprime la cavità addominale
|| torchiétto, dim. (V.)
†tòrchio (2) / ˈtɔrkjo/
[lat. parl. *tŏrculu(m) ‘oggetto avvolto’, da tŏrques ‘collana’, da torquēre ‘(rav)volgere’ ☼ 1312]
s. m.
1 grosso cero o torcetto di più candele
2 collana, monile
3 (poet.) rametto flessibile spec. di salice usato per legare i tralci delle viti, o sim.
|| †torchiétto, dim.