La civil conversazione di Stefano Guazzo, nato a Casale nel Monferrato nel 1530 e morto a Pavia nel 1593, vissuto a lungo al servizio dei Gonzaga, costituisce insieme al Cortegiano del Castiglione e al Galateo di Della Casa, uno dei testi istitutivi della tradizione rinascimentale e post-rinascimentale dei libri sul comportamento. Al centro dell’attenzione del Guazzo è l’arte del ben conversare come momento privilegiato del vivere civile. Il libro, che ha forma di dialogo, ha come interlocutori il fratello dell’autore, Guglielmo, e il medico Annibale Magnocavalli. La civil conversazione, pubblicata per la prima volta nel 1574 e in seconda edizione nel 1579, ebbe in Italia una fortuna straordinaria fino al terzo decennio del secolo XVII (si contano una trentina di edizioni). Fu tradotta, oltre che in latino, nelle principali lingue europee.

Testo di riferimento: S. Guazzo, La civil conversazione, a cura di A. Quondam, Modena, Franco Cosimo Panini, 1993.