La Cortigiana (ossia "la commedia della vita di corte") fu composta a Roma tra il febbraio e il luglio del 1525, durante gli ultimi mesi trascorsi da Aretino presso la corte romana, ma rimase inedita fino al 1534, anno in cui l’autore la rielaborò e stampò a Venezia. La trama ruota intorno a due casi faceti labilmente collegati. Quello del senese Maco che, giunto a Roma per diventare perfetto cortigiano, finisce, per una burla ordita nei suoi confronti da Mastro Andrea, in una caldaia bollente; e quella di Parabolano che, ingannato dal servo Rosso e dalla mezzana Aluigia, è ricevuto da Togna, moglie del geloso fornaio Ercolano, invece che dall’amata Livia. La commedia si raccomanda non tanto per l’azione, che è piuttosto lenta, quanto per la vivacità e il realismo delle scene e dei dialoghi.

Testo di riferimento: P. Aretino, Teatro, a cura di G. Petrocchi, Milano, Mondadori, 1971. Le Commedie di Pietro Aretino