Edita nel 1542 e dedicata a Guidobaldo della Rovere, duca d’Urbino, la commedia Lo I pocrito rappresenta la vicenda di un vecchio padre, Liseo, in ambasce per sposare al meglio le sue cinque figlie. Tra Liseo e i giovani aspiranti alla mano delle ragazze si intromette il parassito Ipocrito, che assume su di sé il ruolo del mediatore, preoccupato però unicamente di perseguire il suo tornaconto. La complessa situazione degli innamorati dà luogo nel corso della commedia a un fitto intreccio di vicende (scambi di persone, agnizioni, passioni amorose doppie ecc.), che nascono dalla combinazione dei consueti meccanismi teatrali con materiali di provenienza novellistica.

Testo di riferimento: P. Aretino, Teatro, a cura di G. Petrocchi, Milano, Mondadori, 1971. Le Commedie di Pietro Aretino