Commedia in tre atti messa in scena per la prima volta nel 1917, che trova il suo spunto nella novella Tirocinio (1905, poi inclusa nella raccolta La giara). Angelo Baldovino, uomo dal passato discutibile, accetta di sposare Agata per salvarne l’onore: infatti essa è rimasta incinta del marchese Fabio Colli, già sposato. Ma dopo il matrimonio Baldovino esige il rigoroso rispetto dei ruoli che si sono venuti a determinare, rifiutandosi di considerare il suo matrimonio come una finzione di comodo. Questo atteggiamento suscita dapprima reazioni d’insofferenza negli altri personaggi, ma alla fine Agata se ne innamora e accetta la vita familiare con lui.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, I, Milano, Mondadori, 1986.