La prosa del Fanciullino rappresenta l’espressione più compiuta della poetica pascoliana. Pascoli utilizza l’immagine del "fanciullino" per mettere in evidenza la novità prospettica della sua poesia. In sintonia con gli esiti antirealistici della moderna poesia europea, Pascoli attribuisce alla poesia la funzione di una conoscenza prerazionale, nella quale il sogno prevale sulla realtà, l’espressione individuale e prelogica mette in crisi la normalità dei rapporti comunicativi. Il Fanciullino fu pubblicato per la prima volta integralmente nel 1903.

Testo di riferimento: G. Pascoli, Il Fanciullino, a cura di G. Agamben, Milano, Feltrinelli, 1996.