Composto dal 2 al 6 marzo del 1824, il Leopardi immagina che un folletto e uno gnomo si trovino a discorrere sulla scena di un mondo divenuto deserto per la scomparsa degli uomini. Lo gnomo, risalito dalla profondità della terra per vedere che cosa sia avvenuto, apprende da un folletto che la specie umana si è estinta per autodistruzione. Le cose del mondo tuttavia continuano ad andare come prima e meglio di prima: i giorni e le notti, le stagioni, la pioggia, la neve, il vento. Eppure gli uomini credevano che la natura fosse stata fatta per loro e non potesse esistere senza di loro. Il tema dell’operetta è quello dell’indifferenza della natura nei confronti delle sorti umane.

Testo di riferimento: G. Leopardi, Operette morali, a cura di O. Besomi, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1979.