Operetta in dodici capitoli sul tema della gloria nelle lettere, composta dal 6 luglio al 13 agosto del 1824. Protagonista è il Parini, uno dei pochi italiani, secondo il Leopardi, che "all’eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri". Si immagina che il poeta settecentesco parli a un giovane scrittore per rivelargli le difficoltà che incontra chi aspira a conseguire la gloria nell’agone letterario e che cosa essa produce quando pure l’abbia conseguita. Ma agli scrittori veramente grandi, conclude l’autore, incapaci per natura o per scelta di godere dei piaceri umani, per lo più trascurati da tutti, è riservato il destino di condurre una vita che è simile alla morte, e di cominciare a vivere, quando avviene, solo dopo la morte.

Testo di riferimento: G. Leopardi, Operette morali, a cura di O. Besomi, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1979.