Domenico Cavalca, originario di Vico Pisano, nato intorno al 1270 e morto nel 1342, entrò giovanissimo nell’ordine domenicano, esercitando l’attività di predicatore e svolgendo il suo apostolato soprattutto nei confronti delle persone più derelitte. A queste attività accompagnò negli anni della maturità quella di volgarizzatore e di rielaboratore di testi d’argomento edificante o morale, con lo scopo soprattutto di favorirne la circolazione presso quegli strati della popolazione che non conoscevano il latino. L’opera a cui è maggiormente legata la fama del Cavalca è il volgarizzamento delle Vite dei Santi Padri: si tratta di un materiale agiografico che giunge al Cavalca da fonti disparate e che l’autore mette insieme trasferendolo in una lingua toscana che, in età puristica, sarà additata come modello supremo di purezza e semplicità. Qui sono riportati 92 racconti esemplari tratti dalle Vite e da altre opere del Cavalca.

Testo di riferimento: D. Cavalca, Esempi, a cura di M. Ciccuto, in Racconti esemplari di predicatori del Due e Trecento, a cura di G. Varanini e G. Baldassarri, III, Roma, Salerno Editrice, 1993.